Bergamask: una nuova mascherina sterilizzabile in microonde contro il Covid
La conclusione del periodo di quarantena sembra essere vicina, eppure, il ritorno alla quotidianità non sarà immediato. Abbiamo già la certezza che si potrà uscire liberamente solo se muniti di masherine e guanti. In molti iniziano già a fare i conti su quanto inciderà la spesa delle mascherine, sul bilancio familiare. La maggior parte delle persone, infatti, è in possesso di semplici mascherine usa e getta. Anche le mascherine con un filtro, hanno però, una durata limitata. Inoltre, non tutte le mascherine sono adatte a evitare il contagio, è necessario che abbiano una specifica certificazione. L’impegno di molte aziende ha contribuito a un’ampia scelta di mascherine: mascherina “Drop” riutilizzabile, mascherine prodotte dalla Lamborghini e dalla BYD… E’ di alcuni giorni fa la notizia della Bergamask, la mascherina che può essere sterilizzata al microonde o in acqua bollente. Andiamo a scoprire qualcosa di più sull’innovativa mascherina made in Italy!
Il progetto della mascherina nato in 10 giorni
Bergamask non è un nome casuale, infatti la nuova mascherina è il frutto della dedizione di cinque aziende bergamasche: prodotta e progettata da Stil Gomma Srl, azienda con sede a Castelli Calepio (BG), in collaborazione con Italian Form, Manzoni MP, Di.Gi. Stampie Pelletterie 2F. Nel giro di 10 giorni, l’idea è diventata un progetto concreto. “Guardando il momento di difficoltà del nostro territorio ci è venuta l’idea di sviluppare questo articolo, molto diverso dalle mascherine presenti sul mercato che si trovano, anzi che non si trovano, a prezzi esorbitanti” dichiara Giacomo Giupponi (Operation Manager).
La Bergamask risolverebbe anche il problema dell’inquinamento ambientale. Le mascherine usa e getta, essendo in poliestere o propilene (fibre artificiali), non possono essere riciclate, come indica anche l’Istituto Superiore di Sanità e, spesso, capita che vengano gettate a terra, per strade o accanto ai supermercati. Molti cittadini hanno segnalato anche la presenza di mascherine e guanti in mare, notando questi rifiuti nelle acque del porto. Producendo meno “scarti” grazie a mascherine riutilizzabili, si potrebbe anche limitare la dispersione di rifiuti nell’ambiente, sebbene ciò sia responsabilità del singolo cittadino.
La struttura della mascherina Bergamask è in silicone e contiene ioni d’argento, da sempre usati contro le infezioni batteriche, grazie ai quali la superficie permane antibatterica. La semplice sterilizzazione in microonde è, quindi, favorita dal materiale da cui è costituita la mascherina.
Il filtro
La parte adibita alla protezione di naso e bocca prevede l’inserimento di un filtro TNT (tessuto non tessuto, cioè polietilene) monouso, che si aggancia alla mascherina con un semplice aggancio meccanico, molto intuitivo. La mascherina è certificata CE 2001/95 e il Politecnico di Milano sta eseguendo delle verifiche per consentirne l’uso medico. I filtri sono venduti in confezioni da 30 pezzi ad un prezzo molto contenuto. [bquote by=” Ing. Giacomo Giupponi” other=”Operation Manager”]Con 30 filtri quindi, uno al giorno, si va avanti un mese. I filtri sono venduti separatamente in confezioni da 30 pezzi e il costo è di 5 euro[/bquote] Inoltre StilGomma, insieme alle aziende partecipanti al progetto, regala 100 dispositivi ogni 1000 venduti a protezione civile, alpini, carabinieri… Hanno già distribuito 10000 mascherine tra Bergamo e Brescia.
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