Curiosità e consigli

5 motivi per studiare manipolazione del DNA nell’ambito della criminologia

Il DNA (acido desossiribonucleico), è una molecola di grosse dimensioni che si occupa di codificare le informazioni genetiche; rappresenta la sostanza fondamentale del gene e si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari. Il DNA, nel campo delle indagini forensi, è estremamente importante; permette di identificazione gli individui, i rapporti di parentela, riconoscere le malattie ed anche di conoscere il percorso migratorio delle popolazioni passate.

DNA: caratteristiche generali

Credits: Galatina.it

Il DNA, noto anche come acido desossiribonucleico, è un acido nucleico che presenta le informazioni genetiche necessarie per la biosintesi di RNA e proteine, che sono molecole essenziali per lo sviluppo ed il corretto funzionamento della maggior parte degli organismi viventi. Quindi possiamo considerare il DNA come la “base fondamentale della vita”. All’interno di questa molecola sono presenti i cromosomi, che contengono tutte le informazioni genetiche che verranno poi trasmesse da un individuo all’altro. Da un punto di vista chimico, il DNA è un polimero organico formato da tanti monomeri chiamati nucleotidi (deossiribonucleotidi) e ogni nucleotide a sua volta, è formato da tre elementi:

  1. Un gruppo fosfato
  2. Il deossiribosio (zucchero pentoso)
  3. Una base azotata (adenina, guanina, citosina, timina)

A livello strutturale il DNA è formato da due scheletri, che si avvolgono su se stessi formando una struttura a doppia elica. Entrambi gli scheletri sono formati da molecole di zucchero pentoso e di fosfato e ogni zucchero a sua volta è legato tramite legame N-glicosidico ad una base azotata. Le varie basi azotate si appaiono fra di loro in maniera altamente specifica: l’adenina (A) con la timina (T) e la guanina (G) con la citosina (C). Ogni coppia di nucleotidi è tenuta insieme da un legame idrogeno. vediamo insieme perché è importante conoscere il DNA e le tecniche ad esso correlate se si vuole essere competiti nell’ambito delle investigazioni forensi.

1. Saper raccogliere i campioni

Il DNA, nel campo delle indagini forensi, è estremamente importante. Esso differisce da organismo a organismo e da individuo ad individuo e anche solo l’analisi di una piccola porzione permette la creazione di una impronta univoca (fingerprint genetico). Il DNA è particolarmente resistente e può essere recuperato, anche a distanza di anni, a partire da frammenti di materiale biologico contenenti cellule, come ad esempio: tracce di urine, sangue, scaglie di cute o di capelli, peli, resti ossei e saliva.

2. Il DNA si rivela una prova inconfutabile perciò bisogna essere competenti

L’analisi di questo materiale risulta essere estremamente importante, soprattutto nell’ambito delle scienze forensi:

  • Permette l’identificazione degli individui che presentano un ruolo significativo in ambito penale e civile
  • L’analisi del DNA, nell’ambito della genetica forense, aiuta nella risoluzione di alcuni reati, come rapine, violenze sessuali e sequestro di persona
  • È possibile risalire alla etnia di una persona e persino al suo colore degli occhi e dei capelli

3. Saper analizzare il DNA è un’operazione imprescindibile se si vuole lavorare in criminologia

Le moderne tecniche di genetica forense permettono sia di identificare l’origine delle tracce biologiche rinvenute (se umane o di animale, se si tratta di sangue o altri liquidi biologici), sia di estrarre da esse il DNA. Tra le classiche procedure scientifiche in ambito forense abbiamo l’analisi del DNA fingerprinting, che prevede l’utilizzo di tecniche molecolari come la PCR.

Queste tecniche permettono di analizzare variazioni in determinati loci del genoma. Ciascun locus può essere considerato come una breve sequenza ripetuta in tandem e l’analisi di molteplici stringhe permette la distinzione tra DNA di individui diversi. Inoltre, tecniche più sofisticate permettono anche di realizzare il così detto “DNA profiling”, realizzando una vera e propria impronta digitale: essa rappresenta una prova inconfutabile a carico di un sospetto qualora dovesse risultare essere identica a quest’ultimo.

4. Il DNA fornisce un’impronta univoca che può essere manomessa

Per alcuni settori delle scienze forensi, fidarsi completamente di qualsiasi forma di tecnologia può essere pericoloso, soprattutto per quanto riguarda il metodo dell’impronta genetica. Infatti, nonostante la tecnologia per l’analisi del DNA negli ultimi anni li sia evoluta notevolmente, l’analisi di materiale sempre più piccolo, rende a volte le indagini difficoltose. Inoltre, l’introduzione di tecniche che permettono di falsare le prove genetiche possono portare a conclusioni incoerenti o errate.

Quindi, per chi adopera nel mondo delle scienze forensi, risulta importate essere in grado di analizzare in modo corretto il materiale genico a disposizione. La School of Disruption, nell’ambito dello Swiss Institute for Disruptive Innovation (SIDI), da la possibilità di realizzare un corso che permette di riconoscere tali tecniche (e non solo), ovvero il “DNA manipulation for criminologist.

5. Il corso “DNA manipulation for criminologist

Il DNA e l’ingegneria genetica presentano un ruolo sempre più centrale nel campo della giustizia, delle indagini e della scienza forense. Tuttavia, le tecnologie legate alla genetica sono molto sopravvalutate, così come l’affidabilità dei risultati, dato che possono essere soggetti al rischio di errore umano. Oltretutto, le recenti innovazioni tecnologiche e le loro evoluzioni future possono falsare i risultati, rappresentando quindi una seria minaccia per la ricerca della verità. Quindi, è importante che chiunque voglia lavorare nel campo delle scienze forensi abbia familiarità con la genetica e con tecnologie legate al DNA.

Un corso che permette di formare in maniera tutti coloro operano nel campo delle scienze forensi, è il corso “DNA manipulation for criminologist” del SIDI: esso fornisce tutti gli strumenti necessari ad evitare situazioni “spiacevoli” ed inoltre consente agli utenti di avere anche una specifica preparazione sul DNA e l’ambito genetico. Grazie a questo corso infatti, sarà possibile:

  • Capire cos’è il DNA e quale ruolo gioca in giurisprudenza
  • Imparare ad analizzare il DNA
  • Imparare a raccogliere in modo corretto le prove
  • Capire come verificare che le prove del DNA non siano state contaminate
  • Comprendere perché le tecnologie possono rappresentare una minaccia per la raccolta di prove

Il corso è internamente online e tutte le lezioni sono scaricabili. Una volta terminato il corso, sarà possibile scaricare la certificazione School of Disruption, riconosciuta dall’Istituto Svizzero per l’Innovazione Dirompente. Ne abbiamo parlato in maniera più approfondita in questo articolo:

Importanza del DNA in criminologia: il corso del SIDI per lavorare con la genetica

Che cos’è il SIDI?

Il SIDI (Swiss Institute for Disruptive Innovation) è nato per la prima volta nel 2015, grazie alla collaborazione di ricercatori, imprenditori, innovatori e sviluppatori. Questa organizzazione ha come obbiettivo principale quello di identificare, studiare ed esplorare le opportunità e i rischi che sono legati alle innovazioni: questo permette alle imprese, alle istituzioni ed alle pubbliche amministrazioni di poter crescere e di incrementare il proprio potenziale.

Attraverso la School of Disruption, il SIDI mette a disposizione differenti corsi online, che presentano contenuti di facile comprensione che permettono di acquisire le nozioni e le competenze necessarie per cogliere le opportunità future. Questa scuola tratta materie e argomenti relativi alle principali tendenze e tecnologie emergenti.

Published by
Denise Zuccotti