Musk rivela la tecnologia di Neuralink per collegare il cervello al computer
La misteriosa startup di Elon Musk, Neuralink, è finalmente uscita allo scoperto martedì sera, rivelando i suoi progressi nella creazione di un dispositivo impiantabile wireless che sarà in grado di leggere la mente. L’obiettivo è quello di iniziare a impiantare tale dispositivo in soggetti affetti da paralisi, consentendo loro di controllare con la mente smartphone e computer.
Da sempre l’obiettivo del CEO di Tesla e SpaceX è quello di controllare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale che potrebbe rappresentare una minaccia per l’umanità. In che modo? Raggiungendo una perfetta simbiosi tra quest’ultima e intelligenza umana. Ora la perfetta sintonia tanto sperata da Musk sta diventando realtà: una realtà che profuma di fantascienza.
Nell’evento tenutosi ieri 16 luglio, Neuralink di Elon Musk ha presentato la brain-computer interface che consentirà agli umani di controllare con la mente il PC e gli smartphone. All’evento era presente anche il presidente di Neuralink, Max Hodak, il quale ha svelato che basterà un foro di 8 mm nel cranio per impiantare uno speciale chip collegato al cervello con fili più sottili di un capello umano, dotati di elettrodi, che saranno in grado di rilevare l’attività neuronale. Al fine di iniettare nel cervello questi particolari fili, la startup ha messo a punto un robot avanzato, dotato di un ago da 24 micron, che ha la capacità di inserire sei fili (cioè, 192 elettrodi) al minuto, evitando i vasi sanguigni e riducendo,dunque, al minimo il margine di rischio per le funzionalità cerebrali.
Secondo un white paper di Elon Musk e Neuralink, questi fili, sottilissimi,flessibili e che hanno meno possibilità di danneggiare il cervello rispetto ai materiali usati attualmente dalla scienza, possono trasferire un numero maggiore di dati e includere fino a 3.072 elettrodi per matrice, distribuiti su 96 fili.
Il chip, chiamato “sensore N1”, progettato per essere inserito all’interno del cervello e trasmettere i dati tramite una connessione wireless ad un dispositivo indossabile da posizionare dietro all’orecchio, consentirà la lettura dei picchi neuronali. Complessivamente, la procedura prevede l’inserimento di 3-4 chip: tre nelle aree motorie del cervello e uno in quella somestesica, che si occupa di ricevere gli stimoli sensitivi del tatto.
Neuralink prevede di ottenere l’approvazione della FDA per una sperimentazione clinica sugli umani già nel 2020, su una versione del suo dispositivo che è “destinata solo a pazienti con gravi malattie mediche irrisolte”, ha affermato il dottor Matthew McDougall, neurochirurgo capo di Neuralink. La prima sperimentazione clinica riguarderà pazienti con paralisi completa e comporterà l’installazione di quattro impianti di Neuralink nel cervello dei pazienti. L’azienda ha finora testato i suoi dispositivi solo sugli animali:dopo la sperimentazione sui topi, la società ha collaborato con gli scienziati dell’Università della California per condurre esperimenti sulle scimmie.
“Una scimmia è stata in grado di controllare il computer con il suo cervello”- questa l’incredibile dichiarazione di Musk a riguardo.
Il dispositivo Neuralink rappresenterebbe un miglioramento significativo dell’attuale stato dell’arte con un numero di elettrodi che si interfacciano con il cervello moltiplicato fino a 1.000 volte rispetto all’attuale dispositivo approvato dalla FDA utilizzato per i pazienti con Parkinson. Che tutto ciò che riguardi Elon Musk sia sempre strabiliante è ormai noto, ora non ci resta che aspettare con impazienza i prossimi aggiornamenti: il futuro sta arrivando!