Medicina

Nervo vago: scoperta attivazione durante l’esercizio fisico

Recentemente, si è scoperto che durante l’attività fisica, il Nervo Vago assume un ruolo importante nella funzione cardiaca quando il paziente sta eseguendo esercizio fisico. Da sempre è noto che tale nervo è essenziale per la risposta riguardo il riposo e la digestione dell’organismo. I risultati ricavati dalla nuova ricerca potrebbero essere utili per il trattamento di malattie come l’insufficienza cardiaca.

Sistema nervoso ed attività fisica

Si è sempre ipotizzato che, durante l’esercizio, il sistema nervoso simpatico controllasse prevalentemente la funzione cardiaca e che l’unico ruolo del sistema nervoso parasimpatico fosse quello di tenere sotto controllo la frequenza cardiaca. Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori ha dimostrato che l’ipotesi considerata fino ad ora è sbagliata; si è scoperto, infatti, che il sistema nervoso parasimpatico deve essere analizzato con più scrupolo.

Il Nervo Vago.

Nuovo studio condotto sul Nervo Vago

Per queste ricerche si sono utilizzate tecniche di registrazione elettrica ‘tour de force’ per monitorare direttamente l’attività del Nervo Vago durante l’esercizio delle pecore. Si è scoperto che, in vivo, l’attività in questi nervi aumenta durante l’esercizio. I nervi simpatici e parasimpatici viaggiano dal cervello al cuore, modulando la capacità del cuore di pompare il sangue. Questi nervi sono chiamati “autonomici” perché funzionano senza pensiero cosciente e includono il Nervo Vago, che regolano il sistema nervoso parasimpatico.

Studio sul Nervo Vago – Credits: Circulation Research

Sperimentazione in vivo sulle pecore

Usando le pecore, i ricercatori hanno misurato l’effetto dell’esercizio sulle variabili cardiovascolari inerenti al Nervo Vago, tra cui: l’attività, la frequenza cardiaca, il flusso sanguigno dell’arteria coronaria e la gittata cardiaca (la quantità di sangue che il cuore pompa in un minuto). A un sottogruppo delle pecore è stato rimosso il ramo del Nervo Vago cardiaco sinistro.

Dati raccolti dallo studio

Si è rilevato che l’attività del Nervo Vago cardiaco è aumentata non appena è iniziato l’esercizio e si è stabilizzata all’aumentare dell’intensità dello stesso. La rimozione di questo ha avuto un impatto significativo sulla funzione cardiaca; infatti, vi è stata una significativa variazione durante l’esercizio in termini di capacità della pecora di suscitare la massima frequenza cardiaca, la gittata cardiaca e il flusso sanguigno dell’arteria coronaria.

Studio condotto in vivo su pecore – Credits: Circulation Research

Nuova ipotesi sull’attività del Nervo Vago

Da questi risultati, i ricercatori hanno proposto una nuova ipotesi, ossia: vi è un aumento dell’attività del nervo sia parasimpatico che di quello simpatico durante l’esercizio, il tutto ha un effetto sinergico sul mantenimento della funzione cardiaca. I ricercatori hanno quindi esaminato le sostanze chimiche alla base di questa risposta. Tuttavia, è emerso che questo rilascia più mediatori e la ricerca precedente si è concentrata su un neurotrasmettitore, l’acetilcolina, che non ha alcun impatto sulla nostra capacità di esercizio.

Altri mediatori presi in considerazione

Poiché i ricercatori erano interessati agli effetti del Nervo Vago durante l’esercizio, hanno esaminato l’effetto di un altro mediatore: il peptide intestinale vasoattivo (VIP). Questo si trova anche nel cuore, dove provoca dilatazione dei vasi sanguigni coronarici, migliora la contrattilità e aumenta la frequenza cardiaca. Si è dimostrato che il Nervo Vago rilascia questo peptide durante l’esercizio, il che aiuta i vasi coronarici a dilatarsi, permettendo a più sangue di pompare attraverso il cuore.

Studio schematizzato – Credits: Circulation Research

Conclusioni e prospettive future

I ricercatori affermano che i loro risultati potrebbero avere implicazioni nel trattamento della malattia, inclusa l’insufficienza cardiaca, in cui quelli con la condizione non possono tollerare l’esercizio fisico. Una potenziale ragione per cui la tolleranza all’esercizio è ridotta è che il cuore malato semplicemente non riceve abbastanza sangue. Lo studio di follow-up cercherà di vedere se è possibile utilizzare questo importante ruolo del Nervo Vago cardiaco per migliorare la tolleranza all’esercizio nell’insufficienza cardiaca.

Published by
Maddalena Ranzato