Eminem ne parla nella canzone Brainless, ma non è l’unico. Da Mozart al calciatore Paul Gascoigne: sono molti i personaggi conosciuti colpiti dalla sindrome di Tourette. Quello a cui normalmente si associa questa patologia è la necessità di pronunciare e ripetere parole o frasi in maniera piuttosto colorata ed esplosiva. Non solo parole, ma anche movimenti ritmici e ossessivi, che si impongono al volere dell’individuo. Spesso è associata a disturbi ossessivo-compulsivi, a disturbi del neurosviluppo o psicopatologici. Le persone che soffrono della sindrome di Tourette spesso vengono fraintese e, non di rado, sono oggetto di prese in giro e atti di bullismo. Ma cos’è esattamente e da cosa è causata?
La prima cosa su cui fare chiarezza è che la sindrome di Tourette (ST) non è una vera e propria malattia. È un disturbo neurologico caratterizzato da movimenti o suoni vocali improvvisi, ripetitivi, rapidi e indesiderati che vengono comunemente chiamati tic. La ST fa parte di un gruppo di disturbi del sistema nervoso in via di sviluppo definiti “disturbi da tic”. Purtroppo, la causa dei disturbi da tic non è nota. Spesso hanno carattere familiare e questo ha portato molti medici a considerare la componente ereditaria di questa sindrome.
I tic vanno e vengono nel tempo, variando per tipo, frequenza, posizione e gravità. Generalmente, i primi sintomi si manifestano tra i 5 e i 10 anni e colpiscono la zona della testa e del collo. Da qui, si possono poi estendere fino a comprendere anche i muscoli del tronco, delle braccia e delle gambe. In generale, i tic semplici spesso precedono quelli complessi e, in particolare, i tic motori si verificano generalmente prima dello sviluppo di quelli vocali.
La maggior parte delle persone con ST sperimenta i peggiori sintomi nella prima adolescenza. È possibile che si riesca ad avere un certo controllo sui sintomi, ma è altrettanto possibile che questa sindrome diventi una condizione cronica e che i tic rimangano fino all’età adulta.
La severità con cui si presentano questi tic varia da persona a persona: in alcuni casi è possibile che persone affette da ST non abbiano bisogno di cure e che riescano a condurre una vita in tutta serenità. In altri casi, invece, i tic possono peggiorare nell’età adulta. Non essendo una condizione degenerativa, i sintomi variano e gli individui con ST hanno un’aspettativa di vita normale.
I tic motori o vocali della sindrome di Tourette sono classificati come semplici o complessi. Possono variare in base all’intensità con cui si manifestano: spaziano da molto lievi a gravi, sebbene la maggior parte dei casi siano di tipo lieve.
Individui affetti dalla sindrome di Tourette possono manifestare sintomi motori lievi come, ad esempio, sbattere le palpebre e altri movimenti oculari, smorfie facciali, scrollare le spalle o scuotere la testa. Sintomi più complessi possono essere, invece, annusare o toccare oggetti, saltellare, saltare, piegarsi o torcersi. Possono sembrare intenzionali anche se non lo sono assolutamente.
E per quanto riguarda i tic vocali? Cristiano Termine, docente di neuropsichiatria infantile all’Università dell’Insubria, li ha definiti “Fastidiosi tic fonatori: sospiri, vocali, parole ripetute a sproposito. Oltretutto in un 15-20% di casi si tratta di parolacce. Già i compagni di scuola si sa come trattano quel bambino là che “fa dei versi”, se poi si tratta di parolacce, tanto per il piccolo quanto per l’adulto la faccenda è molto dura”. Il professore prosegue definendo i tic vocali come semi-involontari, perchè la persona, volontariamente, può bloccare per un certo tempo i tic. Si tratta proprio di uno sforzo, come trattenere la tosse o uno starnuto, o avvertire un prurito senza la possibilità di grattarsi.
Non avendo certezze sull’origine effettiva si questa sindrome, si potrebbe pensare che non esistano terapie per la sindrome di Tourette. Nonostante sia una condizione complessa da gestire e poco conosciuta in Italia, è possibile intervenire attraverso sedute cognitivo-comportamentali per cercare di educare i pazienti a controllare e superare i tic. In altri casi, si può agire insegnando a scaricare i tic più severi su altri tic più lievi.
Nei casi peggiori, i medici possono optare per l’utilizzo di farmaci. Di che tipo di medicinali stiamo parlando? Esistono dei farmaci sintomatici: come la tachipirina abbassa la temperature corporea, i farmaci per la ST riducono il tic, fino a farlo scomparire. Ovviamente l’effetto persiste fintanto che il paziente assume il farmaco. Essendo spesso associata ad iperattività o a disturbi ossessivi, è possibile anche che vengano scelti farmaci più indirizzati per questo tipo di patologie.
Quello che comunque è certo è che non esiste una cura effettiva per la sindrome di Tourette e che si tratta di una condizione molto difficile da gestire, non solo a livello medico, ma soprattutto a livello sociale.