Medicina

Un esoscheletro e un maratoneta paraplegico battono un record mondiale

Nel 2005 a soli 19 anni Adam Gorlitsky, uno sportivo cresciuto in una famiglia di atleti nel sud Carolina, rimase coinvolto in un brutto incidente stradale che gli procurò una grave lesione del midollo spinale e di conseguenza una paralisi totale dalla vita in giù. Le prospettive future erano chiare e scoraggianti: lui che durante le scuole superiori era ossessionato dallo sport non avrebbe più camminato, avrebbe trascorso il resto della sua vita sulla sedia a rotelle.
Eppure 15 anni dopo, sabato 11 gennaio 2020, quello stesso uomo grazie a un esoscheletro robotico ha partecipato alla maratona di Charleston, la sua città natale, e non solo: camminando per ben 33 ore 50 minuti e 23 secondi ha battuto un record mondiale.

Il nuovo record mondiale di un maratoneta che indossa un esoscheletro

Adam ci aveva provato altre volte a correre la maratona. 

Quando dopo 10 lunghi anni trascorsi da paraplegico indossò per la prima volta l’esoscheletro, si pose immediatamente come obiettivo di completare la Cooper River Bridge Run, una corsa di oltre 6 miglia. Ci riuscì in 7 ore e 17932 passi. Decise quindi di prendere parte alla maratona di Los Angeles. Questa volta però il suo fisico non ce la fece e dovette ritirarsi dopo aver percorso i primi 27 chilometri.

La situazione fu decisamente diversa durante la maratona di Charleston, dove poteva contare sull’appoggio e le incitazioni di familiari e amici. Si è messo in cammino il giovedì sera e ha completato le 26,2 miglia il sabato mattina, senza dormire, fermandosi solo a metà percorso per un’ora. Le altre piccole pause che si concedeva servivano esclusivamente per andare in bagno o per cambiare le batterie dell’esoscheletro.

Il precedente Guinness World Record

Il miglior tempo dopo quello di Adam, è stato quello di Simon Kindleysides, che nel 2018 completò la maratona di Londra in 36 ore e 46 minuti, indossando lo stesso tipo di esoscheletro robotico di Adam. Simon era rimasto paralizzato 3 anni prima a causa di un tumore al cervello e di disturbi neurologici funzionali.

Adam aveva in mente di battere il record di Simon già da parecchio tempo:

“Sto cercando di battere il record di Simon da quasi un anno. E adesso che ci sono riuscito, nell’esatto momento in cui ho tagliato il traguardo, ho maturato un livello completamente nuovo di rispetto per lui e per chiunque partecipi a una maratona indossando un esoscheletro. Non è stato per niente facile.” Afferma Adam Gorlitsky.

Il suo risultato straordinario è merito della sua tenacia e forza di volontà, ma anche dell’innovazione tecnologica nello sviluppo di esoscheletri robotici, che permettono a sempre più persone di tornare a camminare.

L’esoscheletro di Adam: un esoscheletro all’avanguardia

“Che cosa sono esattamente le mie gambe nuove? Sono gambe sotto forma di un esoscheletro robotico. Immagina l’Iron Man di Robert Downey Jr, ma senza la capacità di sparare quei bei raggi laser e di volare.” Prosegue Adam.

L’esoscheletro di Adam appartiene alla linea ReWalk.

L’esoscheletro ReWalk
Credits: progettiamoautonomia.it

E’ uno degli esoscheletri più diffusi al mondo. Si tratta di una struttura indossabile leggera, alimentata a batteria, che sorregge tutto il corpo. Presenta due motori, uno in corrispondenza dell’articolazione dell’anca e l’altro del ginocchio. I motori sono controllati da un software installato in un computer che viene portato sulla schiena. C’è poi un orologio comunicatore che permette l’attivazione del sistema.

Chi lo indossa può controllare l’esoscheletro spostando il proprio baricentro in avanti e indietro. Basta una leggera inclinazione del torso in avanti perché il sistema percepisca l’intenzione di voler avanzare e di conseguenza metta in atto il primo passo. I passo successivi sono generati da analoghi movimenti del busto, in modo da dar vita a una camminata il più possibile fluente e naturale, anche grazie all’uso di stampelle. La velocità di camminata può arrivare fino a 0,71 metri al secondo.

I benefici dell’utilizzo di un esoscheletro

Oltre ad avere un notevole impatto sul benessere psicologico e sociale, l’esoscheletro permette al paziente paraplegico di evitare le molte problematiche fisiche che derivano dall’immobilità. La camminata assistita non sostituisce la sedia a rotelle, che rimane comunque ampiamente utilizzata anche da chi fa uso dell’esoscheletro, ma il movimento permette di non essere soggetti a problemi come l’aumento del grasso corporeo, patologie vascolari, diabete, perdita della massa minerale e della densità ossea, disfunzionalità vescicale e intestinale e infezioni alle vie urinarie.

I passi avanti compiuti negli ultimi anni nella realizzazione di esoscheletri sono molti. Ci sono esoscheletri che si comandano con il pensiero, quelli che ricevono indicazioni da Alexa, quelli che permettono uninterazione tra uomo e macchina maggiore e infine sono stati sviluppati anche esoscheletri per le mani. Il futuro riserverà senz’altro ulteriori numerose invenzioni capaci di migliorare la vita a chi ha perso l’uso degli arti.

Published by
Verdiana Brullo