Covid-19

Soberana 02: il vaccino cubano disponibile anche per i turisti

Sono recentemente emerse le prime indiscrezioni sul vaccino cubano Soberana, portando alla luce incoraggianti aspettative per un altro candidato vaccino contro il coronavirus. Il farmaco sviluppato dall’istituto Finlay adotta una tecnica diversa dagli altri vaccini attualmente distribuiti: si tratta di un vaccino a subunità proteica. Tuttavia, nonostante l’iniziale incoraggiamento del direttore della società Vicente Véres, non sono ancora presenti in circolazione dei dati ufficiali sulla sua efficacia.

Il vaccino cubano e la sperimentazione clinica

Sono due i vaccini in fase avanzata di sperimentazione: Soberana 01 e Soberana 02. In entrambi i casi si tratta di vaccini a subunità, in cui vengono iniettate delle porzioni di antigene dell’agente patogeno per scatenare una risposta immunitaria da parte dell’organismo. Oltre alla quantità di proteina Spike, il vaccino è composto da una parte aggiuntiva che stimola maggiormente le difese immunitarie. Infatti, Soberana 01 presenta una membrana del meningiococco, mentre Soberana 02 racchiude la proteina tetanotossoide. Questo comprovato approccio del tutto affidabile è già stato testato nel caso del meningiococco B e C, l’Haemophilus Influenzae di tipo B.

Il 1 marzo è la data prevista per l’inizio della fase III di sperimentazione di Soberana 02. Saranno coinvolti 46.600 volontari cubani con 150mila dosi a disposizione, non si esclude la somministrazione di 3 dosi successive. Nel frattempo, Soberana 01 rimane in fase II di sperimentazione clinica e il Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia di Cuba sta sperimentando altri due vaccini: Adbala e Mambisa.

Credits: tio.ch

Come funziona il vaccino a subunità

Il vaccino a subunità utilizza gli antigeni dell’agente patogeno per generare la risposta dal sistema immunitario. Gli antigeni sono quelle porzioni proteiche specifiche del virus che vengono riconosciuti dagli anticorpi. Nel caso del coronavirus SARS-CoV-2 l’antigene principale è la proteina Spike. Tuttavia, la sola proteina Spike non è sufficiente. Per questo motivo viene aggiunto al vaccino un adiuvante, ossia una sostanza in grado di amplificare la risposta dell’organismo. Esistono sei diverse categorie di vaccini a subunità:

  1. Vaccini a polisaccaridi. Il sistema immunitario è stimolato da batteri rivestiti con polisaccaridi, avendo tuttavia un’efficacia limitata.
  2. Vaccini coniugati. Impiegano gli zuccheri per rivestire dei particolari batteri come i vaccini a polisaccaridi, coniugati però con antigeni proteici dell’agente patogeno. In questo caso la risposta immunitaria sarà molto più forte.
  3. Vaccini a proteine ricombinanti. Questo vaccino utilizza gli antigeni (prodotti in laboratorio) dell’agente patogeno per stimolare il sistema immunitario.
  4. Vaccini toxoidi. I toxoidi sono le tossine prodotte dall’agente patogeno una volta inattivate. Queste vengono inoculate per scatenare la risposta dall’organismo.
  5. Vaccini a particelle virali sintetiche. Si tratta di vaccini impiegati esclusivamente contro i virus. Sono costituiti da particelle virus-like composte da proteine esterne al virus.
  6. Vaccini a nanoparticelle. Gli antigeni dell’agente patogeno sono trasportati da nanoparticelle. Il legame dell’antigene con i frammenti conferisce al vaccino una maggiore efficacia in termini di immunità, nonché la possibilità di rilasciare l’antigene in modo controllato.
Credits: INTI OCON/AFP via Getty Images

Strategie di distribuzione del vaccino cubano

Il direttore dell’Istituto Finlay di Vaccini Vicente Véres dichiara in un’intervista pubblicata sulla rivista Las Noticias come le prime analisi di Soberana 02 mostrino una risposta immunitaria molto potente e di lunga durata. Occorrerà sicuramente valutarne sicurezza ed efficacia in modo trasparente prima della sua produzione ed esportazione in massa. In un momento delicato come questo, in cui le varianti del coronavirus intimoriscono i Paesi e l’adeguatezza dei vaccini già prodotti, è di vitale importanza averne a disposizione il più possibile.

Una volta ottenuta l’approvazione del vaccino cubano, l’obiettivo è quello di immunizzare gli 11 milioni di abitanti dell’isola e non solo: in programma vi è anche la possibilità di garantire gratuitamente la vaccinazione a tutti i turisti in visita a Cuba. Visti i primi esiti favorevoli riguardo l’affidabilità del vaccino che emergono dalle indagini cliniche preliminari, Cuba annuncia la produzione delle prime 100mila dosi già nel mese di aprile. Il direttore dell’Istituto Finlay di Vaccini ricorda l’importanza di questa decisione come «una strategia umanitaria, non di lucro», e continua «Non siamo una multinazionale che considera una priorità il profitto finanziario, il nostro obbiettivo è creare salute».

Published by
Gloria Zucchini