Prevenzione

Zanzara Aedes Aegypti: nuovo studio su trasmissione di virus

La zanzara Aedes Aegypti trasmette alcune tra le più importanti malattie virali umane, tra cui: il virus della Dengue (DENV), il virus Zika (ZIKV), il virus Chikungunya (CHIKV) e il virus Mayaro (MAYV). Quest ventaglio di patologie è responsabile di un significativo onere per la salute pubblica in tutto il mondo. La via dell’RNA interferente (siRNA) è considerata il principale sistema di difesa antivirale negli insetti. 

Trattamenti di prevenzione alle patologie trasmesse dalla zanzara Aedes Aegypti

Gli attuali metodi per controllare le malattie trasmesse dalle zanzare si stanno dimostrando insufficienti a causa della resistenza agli insetticidi e della mancanza di vaccini efficaci. Il controllo vettoriale, dunque, rimane il metodo principale per controllare e limitare le malattie trasmesse da questi insetti. Negli ultimi anni, con lo sviluppo dell’editing del genoma e della transgenesi delle zanzare, sono state proposte nuove strategie di controllo basate sulla soppressione della popolazione o sulla sostituzione di questa come alternative per il controllo della trasmissione di patologie.

Fasi della crescita della zanzara Aedes Aegypti.

Quali virus si trasmettono dalla zanzara all’uomo?

Le zanzare Aedes Aegypti trasmettono virus “trasportati da artropodi”, tra cui: il virus della Dengue, il virus della febbre gialla, il virus Zika, il virus Chikungunya e il virus Mayaro. Ogni anno questi agenti patogeni ammalano milioni di persone in tutto il mondo uccidendone decine di migliaia. Non ci sono terapie antivirali per nessuno dei virus citati. Attualmente, è disponibile un vaccino per la febbre gialla. Un vaccino contro il Dengue è approvato dalla Food and Drugs Administration per gli individui tra i 6 ed i 16 anni che hanno avuto una precedente infezione. I metodi di controllo delle malattie per la zanzara Aedes Aegypti enfatizzano l’utilizzo di insetticidi che hanno avuto un successo limitato e hanno portato alla loro stessa resistenza.

Perché si trasmettono i virus dalla zanzara Aedes Aegypti?

Le zanzare Aedes Aegypti sono vettori efficaci di arbovirus perché possono sostenere infezioni significative senza subire danni considerevoli alla loro capacità complessiva di riproduzione. Se la forma fisica delle zanzare fosse compromessa, probabilmente questa avrebbe sviluppato forti difese contro questi agenti patogeni. Invece, in qualche modo avviene un equilibrio live-and-let-live che consente loro di portare carichi virali moderati senza effetti avversi apparenti.

Paziente punto da zanzara.

Il nuovo studio sulla trasmissione dei virus

Un team di ricercatori ha fatto un’importante scoperta sulla zanzara Aedes Aegypti che, potrebbe un giorno, portare a metodi migliori per ridurre la trasmissione di virus dannosi e talvolta mortali. La zanzara Aedes Aegypti non soccombe a questi virus quando è infettata e continua a muoversi e nutrirsi normalmente. Come descritto poc’anzi, le zanzare infette possono passare i loro carichi virali agli esseri umani.

Interruzione di Ago2 nella zanzara Aedes Aegypti affetta da arbovirus – Credits: Nature communications

Scoperta rivoluzionaria per la riduzione degli agenti patogeni

I ricercatori hanno scoperto che una proteina, Argonaute 2, ha un ruolo chiave attraverso diversi meccanismi biologici nel mantenere le zanzare sane e attive nonostante queste infezioni. La scoperta rappresenta un progresso significativo nella comprensione della biologia delle zanzare. Inoltre, propone anche una strategia che potrebbe compromettere le difese delle zanzare Aedes Aegypti ogni volta che vengono infettate da determinati virus; questo porterebbe alla loro morte e ridurrebbe così la trasmissione di questi virus agli esseri umani. Invece di rendere le zanzare più resistenti ai virus, la scoperta apre un possibile percorso per renderle più sensibili e meno tolleranti all’infezione virale, il che comprometterebbe la loro capacità di trasmettere le malattie.

Perchè la zanzara Aedes Aegypti non si ammala?

I ricercatori si sono a lungo chiesti perché la zanzara Aedes Aegypti non si ammala quando è infettata da questi virus. I risultati raccolti durante questo studio risolvono efficacemente questo mistero; l’analisi dei dati suggerisce una potenziale nuova strategia di controllo delle malattie basata sulle zanzare che merita ulteriori studi.

Considerazioni dei ricercatori

Nel nuovo studio si è esaminato il ruolo di Argonaute 2 (Ago2), una proteina che nelle zanzare serve come meccanismo antivirale per la via dell’RNA interferente (siRNA); il funzionamento di quest’ultimo permette il riconoscimento e la distruzione degli RNA virali. I ricercatori hanno scoperto che nelle zanzare prive del gene Ago2, la via siRNA è compromessa; come conseguenza l’infezione da arborovirus diventa più grave e la capacità delle zanzare di trasmettere questi vettori virali diminuisce bruscamente. Infatti, quando si ammalano, si nutrono meno e spesso muoiono in pochi giorni.

Un modello proposto che riassume la morte indotta da arbovirus nelle zanzare con Ago2 in deficit – Credits: Nature communications

Sperimentazione sulle zanzare Aedes Aegypti

Gli scienziati, inoltre, hanno dimostrato che questo aumento della mortalità è causato non solo dalla compromissione della via antivirale del siRNA, ma anche da difetti in altri due processi che dipendono dalla riparazione del DNA di Ago2. Durante la sperimentazione, le zanzare in deficit di Ago2 esposte agli arbovirus sono rimaste con imperfezioni, ampi danni al DNA e con l’accumulo di rifiuti molecolari nelle loro cellule morte.

Conclusioni e prospettive future

Oltre a illuminare un aspetto importante della biologia della zanzara Aedes Aegypti, i risultati indicano una possibile nuova strategia di controllo delle malattie arbovirale. La biologia della suscettibilità delle zanzare e della tolleranza alle infezioni è un’interessante area di esplorazione anche per altri agenti patogeni. Ad esempio, le zanzare che trasmettono i parassiti della malaria potrebbero anche essere progettate per ammalarsi e soccombere all’infezione. Il gruppo di ricerca sta ora esplorando possibili modalità per testare la nuova strategia proposta nelle zanzare Aedes Aegypti per controllarne la diffusione delle malattie.

Published by
Maddalena Ranzato