Nuovo farmaco contro il tumore ai polmoni: tasso di risposta oltre l’80%
Qualche settimana fa si è svolto in modalità telematica il Congresso degli oncologi medici italiani (Aiom) ed è qui che sono stati presentati i dati sulla sperimentazione del Selpercatinib, il nuovo farmaco contro il tumore ai polmoni. Tale farmaco funge da inibitore specifico del gene RET, un oncogene la cui mutazione è generalmente legata a crescite tumorali non solo nei polmoni, ma anche nella tiroide. Il Selpercatinib è tutt’ora in sviluppo clinico e per il momento è stato approvato solo negli Stati Uniti dalla FDA. I dati relativi alla ricerca sono stati presentati dal Dr Federico Cappuzzo, direttore dell’Oncologia Medica 2 dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena.
Come agisce il farmaco sul tumore ai polmoni
Il farmaco è stato somministrato a 105 adulti affetti da tumore ai polmoni, con l’alterazione del gene RET, e che erano stati in precedenza sottoposti a chemioterapia e il tasso di risposta globale è stato pari al 64%. Nei 39 pazienti che, invece, precedenemente non sono stati sottoposti ad alcun tipo di trattamento sistemico, la risposta è stata dell’85%. Un ottimo risultato, dunque. Spiega, infatti, il Dr Cappuzzo che “lo studio su Selpercatinib mostra che il tasso di risposta al farmaco è di oltre l’80% per i pazienti naive“, cioè che non avevano precedentemente ricevuto nessun trattamento. Il farmaco induce una regressione del tumore ai polmoni e alla tiroide, per un tempo prolungato, in alcuni casi per oltre sei mesi.
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Effetti collaterali
La forza del nuovo farmaco non risiede solo nell’eccezionale tasso di risposta, ma anche nei ridotti effetti collaterali. Infatti, le cure anti-tumorali generano spesso effetti indesiderati, anche gravi: i più comuni interessano l’apparato gastrointestinale, diarrea e colite, la pelle, quindi eritemi cutanei e prurito, il fegato, i polmoni, il sistema endocrino (ipofisite, ipotiroidismo, ipertiroidismo, insufficienza surrenalica, diabete) e i reni (nefrite e disfunzione renale). Il Selpercatinib genera per lo più aumento del glucosio, diminuzione dei leucociti, diminuzione dell’albumina, diminuzione del calcio, secchezza della bocca, ipertensione e stanchezza.
Utilizzo del farmaco come nuova terapia
Attualmente, il Selpercatinib, il nuovo farmaco contro il tumore ai polmoni e alla tiroide, è in commercio solo negli Stati Uniti, ma l’approvazione da parte della FDA rappresenta un enorme passo avanti per questa nuova potenziale cura. La Food & Drug Administration, infatti, approva un farmaco in corso di sviluppo solo quando esso offre benefici superiori rispetto alle terapie già in uso e gli steps da superare sono molteplici.
Durante la presentazione dei dati dati sul farmaco contro il tumore ai polmoni, presso il Congresso degli oncologi medici italiani, Gennaro Ciliberto, direttore scientifico Istituto Nazionale Tumori Regina Elena ha ritenuto fondamentale sottolineare che “alla diagnosi di neoplasia polmonare è importante procedere immediatamente con la caratterizzazione molecolare“, proprio perché le cure sono legate anche al tipo di mutazione molecolare.
Attuali terapie per il tumore dei polmoni
Quando si parla di tumore ai polmoni la prima cosa a cui pensiamo è certamente il fumo delle sigarette. E, infatti, prima ancora di cura, è opportuno parlare di prevenzione. Circa l’85% dei casi di tumore al polmone è legato al fumo di sigaretta ed è la principale causa di morte nei Paesi industrializzati. Ad oggi, il trattamento più utilizzato per questo tipo di tumore è la chemioterapia, poiché nella maggior parte dei casi, al momento della diagnosi, sono già presenti metastasi in altri organi. La terapia standard richiede la somministrazione di cisplatino ed etoposide. Nel tumore a piccole cellule la radioterapia viene usata in associazione alla chemioterapia, oppure dopo la chemio per eliminare eventuali cellule tumorali residue. La chirurgia è possibile solo in determinati casi e si effettua molto raramente. Dunque, il nuovo farmaco potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nella cura del tumore ai polmoni.