Manipolare la realtà onirica è possibile: il fenomeno dei sogni lucidi
Da svegli siamo immersi nel mondo fenomenico governato da regole uguali per tutti, mentre nel sogno, le percezioni non sono legate ai fenomeni e possono non presentare alcuna logica. Esistono dei particolari sogni detti lucidi in cui il soggetto è consapevole di stare sognando e riesce ad esercitare un controllo su di essi, muovendosi liberamente all’interno dentro un’altra realtà. Il “sognatore lucido” o “onironauta” (dal greco “colui che naviga nei sogni”) può esplorare e modificare le situazioni nel sogno a proprio piacimento.
Cosa sono i sogni lucidi
Il sogno è un fenomeno psichico caratterizzato da immagini e/o suoni che il soggetto vive come reali. È legato al sonno, in particolare alla fase REM o Rapid Eye Movement: la fase profonda del sonno dove il cervello è particolarmente attivo, mentre il tono muscolare e scheletrico sono al minimo e le onde cerebrali hanno un’ampiezza diversa. Capita spesso che il sogno sia così intenso da essere quasi impossibile distinguerlo dalla realtà, arrivando ad influenzare l’umore per tutta la giornata.
Nella nostra cultura, sognare ed essere svegli sono considerate due dimensioni separate, incompatibili e lontane. Il sognare rappresenta la dimensione immaginativa ed irreale, mentre l’essere svegli va a rappresentare la vera e propria realtà. Alcune persone sono in grado di controllare ciò che accade nel sogno. La straordinarietà del fenomeno sta nell’essere consapevoli di stare sognando e quindi essere in grado di effettuare una qualsiasi azione desiderata all’interno del sogno stesso: tale fenomeno è detto sogno lucido.
In questi tipi di sogni si possono verificare due eventi:
- Si è consapevoli di stare sognando ma non si riesce ad interagire con il sogno e con gli eventi ad esso associati.
- Si è coscienti e si è anche in grado di interferire con il sogno e condurlo a nostro piacimento.
Nel secondo caso il soggetto sognante ha la consapevolezza di possedere due corpi, il corpo fisico (addormentato) e il corpo del sogno (attivo).
Il tema dei sogni lucidi da un punto di vista scientifico è ancora poco approfondito. Uno studio australiano del 2017 ha individuato un metodo per prendere coscienza più facilmente del proprio sogno. I ricercatori dell’Università di Adelaide hanno ingaggiato 170 volontari ai fini della ricerca.
Come controllare i sogni
Lo studio considerava in particolare tre tecniche per imparare a controllare i sogni:
- La prima tecnica consiste nell’introdurre un test di controllo della realtà, nella speranza di innescare un’abitudine da riprendere poi durante il sonno. Ad esempio, è stato chiesto ai volontari di abituarsi al meccanismo di chiudere ed aprire le labbra da svegli con l’ipotesi che se durante la notte i muscoli facciali avessero assunto questa posizione, loro si sarebbero potuti sentire come svegli per alcuni istanti. L’obiettivo di tale tecnica è quello di aumentare la consapevolezza onirica: se nel sogno ci accorgessimo che un determinato oggetto non muta, come accade normalmente nei sogni, si potrebbe facilmente capire che si sta sognando.
- La seconda tecnica consiste nel fare addormentare i soggetti e svegliarli dopo cinque ore. Dopodiché, lasciarli svegli per 5 minuti prima di farli tornare a dormire nuovamente. Il processo dovrebbe stimolare la fase REM del sonno.
- La terza tecnica viene chiamata Mnemonic Induction Of Lucid Dreams (MILD). Questa tecnica è uguale alla tecnica precedentemente descritta ma, prima di rimettersi a dormire, i volontari dovevano ripetere “La prossima volta che sognerò, mi ricorderò che starò sognando”. Questo metodo sfrutta la memoria prospettica, la capacità che ha la nostra mente di ricordarsi le cose da fare in futuro.
Durante l’esperimento i partecipanti hanno tenuto per una settimana un diario dei propri sogni. Tuttavia, solo l’8% ha vissuto un sogno lucido attraverso una delle tre tecniche sopracitate. Successivamente i volontari sono stati suddivisi in 3 gruppi, sperimentando rispettivamente solo la prima tecnica, la prima e la seconda, tutte tre insieme. Il risultato confermò l’ipotesi che mescolando i tre metodi si favoriva l’insorgenza di sogni lucidi. Infatti, la percentuale aumentò al 17%. Di nuovo, utilizzando la seconda e la terza tecnica descritta si ottenne un incremento del 46% di sogni lucidi rispetto al semplice risveglio e addormentamento.
In tutti e tre i casi, l’esperienza del sogno lucido non sembrava influire sulla qualità del sonno dei soggetti.
La tecnica WILD
Un’altra tecnica è la cosiddetta WILD, la quale consiste nello sdraiarsi e rilassarsi fino ad avere un’allucinazione ipnagogica proprio prima di addormentarsi. Questo tipo di tecnica permette di entrare direttamente nel sogno lucido. Tuttavia, è considerata molto difficile e pericolosa in quanto, se non controllate, le allucinazioni possono portare a stati di confusione nel distinguere veglia e realtà.
Controllare i sogni è un processo altamente complesso, si dice infatti ci siano delle “resistenze”.
Ad esempio, può capitare di sentire il corpo pesante e non riuscire a muoversi durante il sonno: questo è dovuto al fatto che percepiamo di più il nostro corpo fisico che quello del sogno (capita spesso di voler urlare nel sonno e non riuscirci). Allo stesso modo anche l’inconscio e la mente incontrano delle “resistenze” all’interno dei nostri sogni, legate ad azioni e valori radicati in noi.
Le potenziali applicazioni dei sogni lucidi
Diverse ricerche sostengono che lo studio dei sogni lucidi possa aiutare nel trattamento di alcuni tipi di disturbi post-traumatici e di ansia. Inoltre, il sogno lucido potrebbe essere un valido strumento per ridurre lo stress causato dagli incubi, elaborando il trauma per riuscire a superare la paura.
Il mondo degli onironauti è tanto complesso quanto affascinante. Potenziare la ricerca in questo campo può offrire una valida alternativa per potenziare la qualità delle cosiddette esperienze “a comando” nell’universo dei sogni.