Da svegli siamo immersi nel mondo fenomenico governato da regole uguali per tutti, mentre nel sogno, le percezioni non sono legate ai fenomeni e possono non presentare alcuna logica. Esistono dei particolari sogni detti lucidi in cui il soggetto è consapevole di stare sognando e riesce ad esercitare un controllo su di essi, muovendosi liberamente all’interno dentro un’altra realtà. Il “sognatore lucido” o “onironauta” (dal greco “colui che naviga nei sogni”) può esplorare e modificare le situazioni nel sogno a proprio piacimento.
Il sogno è un fenomeno psichico caratterizzato da immagini e/o suoni che il soggetto vive come reali. È legato al sonno, in particolare alla fase REM o Rapid Eye Movement: la fase profonda del sonno dove il cervello è particolarmente attivo, mentre il tono muscolare e scheletrico sono al minimo e le onde cerebrali hanno un’ampiezza diversa. Capita spesso che il sogno sia così intenso da essere quasi impossibile distinguerlo dalla realtà, arrivando ad influenzare l’umore per tutta la giornata.
Nella nostra cultura, sognare ed essere svegli sono considerate due dimensioni separate, incompatibili e lontane. Il sognare rappresenta la dimensione immaginativa ed irreale, mentre l’essere svegli va a rappresentare la vera e propria realtà. Alcune persone sono in grado di controllare ciò che accade nel sogno. La straordinarietà del fenomeno sta nell’essere consapevoli di stare sognando e quindi essere in grado di effettuare una qualsiasi azione desiderata all’interno del sogno stesso: tale fenomeno è detto sogno lucido.
In questi tipi di sogni si possono verificare due eventi:
Lo studio considerava in particolare tre tecniche per imparare a controllare i sogni:
Durante l’esperimento i partecipanti hanno tenuto per una settimana un diario dei propri sogni. Tuttavia, solo l’8% ha vissuto un sogno lucido attraverso una delle tre tecniche sopracitate. Successivamente i volontari sono stati suddivisi in 3 gruppi, sperimentando rispettivamente solo la prima tecnica, la prima e la seconda, tutte tre insieme. Il risultato confermò l’ipotesi che mescolando i tre metodi si favoriva l’insorgenza di sogni lucidi. Infatti, la percentuale aumentò al 17%. Di nuovo, utilizzando la seconda e la terza tecnica descritta si ottenne un incremento del 46% di sogni lucidi rispetto al semplice risveglio e addormentamento.
In tutti e tre i casi, l’esperienza del sogno lucido non sembrava influire sulla qualità del sonno dei soggetti.
Un’altra tecnica è la cosiddetta WILD, la quale consiste nello sdraiarsi e rilassarsi fino ad avere un’allucinazione ipnagogica proprio prima di addormentarsi. Questo tipo di tecnica permette di entrare direttamente nel sogno lucido. Tuttavia, è considerata molto difficile e pericolosa in quanto, se non controllate, le allucinazioni possono portare a stati di confusione nel distinguere veglia e realtà.
Controllare i sogni è un processo altamente complesso, si dice infatti ci siano delle “resistenze”.
Ad esempio, può capitare di sentire il corpo pesante e non riuscire a muoversi durante il sonno: questo è dovuto al fatto che percepiamo di più il nostro corpo fisico che quello del sogno (capita spesso di voler urlare nel sonno e non riuscirci). Allo stesso modo anche l’inconscio e la mente incontrano delle “resistenze” all’interno dei nostri sogni, legate ad azioni e valori radicati in noi.
Diverse ricerche sostengono che lo studio dei sogni lucidi possa aiutare nel trattamento di alcuni tipi di disturbi post-traumatici e di ansia. Inoltre, il sogno lucido potrebbe essere un valido strumento per ridurre lo stress causato dagli incubi, elaborando il trauma per riuscire a superare la paura.
Il mondo degli onironauti è tanto complesso quanto affascinante. Potenziare la ricerca in questo campo può offrire una valida alternativa per potenziare la qualità delle cosiddette esperienze “a comando” nell’universo dei sogni.