Tè verde e Covid: la scoperta di un gruppo di ricercatori
Il tè verde potrebbe aiutare a combattere o prevenire l’infezione da Covid? Lo dimostra un gruppo di ricercatori cinesi in uno studio pubblicato recentemente.
Lo scoppio della pandemia da Covid-19 ha portato il mondo della ricerca ad approfondire lo studio di agenti antivirali ed a cercarne di nuovi. Soprattutto nella fase iniziale della diffusione pandemica, la mancanza di farmaci specifici e di vaccini ha spinto ancora di più i ricercatori di tutto il mondo a sperimentare nuove molecole, nuovi composti che potessero aiutare a prevenire e/o combattere l’infezione da virus.
La risorsa “green”
A questo si aggiunge il fatto che negli ultimi anni è aumentato notevolmente l’interesse verso composti del tutto naturali (estratti vegetali). Basta fare una semplice ricerca online sui fitochimici ed usciranno tantissime pubblicazioni scientifiche che mettono in evidenza gli effetti benefici di queste molecole naturali. Si tratta di molecole estratte da organismi vegetali, frutta o legumi. Ognuna di queste ha mostrato diversi effetti benefici: anti-tumorale, antinfiammatorio, ipoglicemizzante, antiossidante, neuroprotettivo e così via (a secondo della struttura chimica della molecola e dell’ambito di ricerca).
Composti naturali e Coronavirus
In questo scenario si colloca una interessantissima scoperta che collega il mondo “green” con i Coronavirus. Si tratta di uno studio fatto a Taiwan, in cui molecole estratte da Camellia Sinensis (Tè verde) sarebbero in grado di bloccare la replicazione virale. Lo studio nasce dall’urgenza di trovare terapie efficaci contro la severe acute respiratory syndrome (SARS) causata da SARS Coronavirus (SARS-CoV). Data l’efficienza di molecole naturali nel trattamento di svariate condizioni patologiche e sottolineata la necessità di sviluppare nuovi agenti terapeutici, non stupisce la correlazione tè verde e Covid.
Poiché le catechine polifenoliche (molecole naturali) erano già conosciute per la loro attività antiossidante, antinfiammatoria, antivirale e antimicrobica, questi ricercatori hanno ben pensato di valutare gli effetti terapeutici delle catechine contro la replicazione del SARS-CoV. La replicazione virale, come tutti ormai ben sappiamo, è quel processo che porta alla formazione di nuove particelle virali nelle cellule infettate dal virus. Queste nuove particelle andranno, a loro volta, ad infettare altre cellule. Questo meccanismo può avere conseguenze più o meno gravi a secondo dell’interazione che il virus instaura con l’ospite. Ci possono essere sintomi più o meno evidenti e una risposta immunitaria contro il virus più o meno forte. Sicuramente, durante lo scorso anno di pandemia, abbiamo avuto modo di informarci e di avere un’idea su come funziona l’interazione tra il virus e l’uomo, facendoci una cultura a riguardo.
Se la replicazione del virus venisse impedita, esso non avrebbe la possibilità di infettare altre cellule, il sistema immunitario sarebbe in grado di sconfiggerlo senza troppe difficoltà e non ci sarebbero conseguenze gravi qualora venisse contratta l’infezione. Da qui si spiega l’importanza dello studio di nuovi agenti terapeutici in grado di inibire la replicazione del virus.
Lo studio in sintesi
Lo studio ha previsto una fase di sperimentazione in vitro su cellule in coltura e una fase di sperimentazione in vivo su modello murino. L’obiettivo dello studio era quello di valutare se queste catechine polifenoliche estratte dal tè verde fossero in grado di prevenire la replicazione virale. Quindi il trattamento con gli estratti naturali è stato fatto prima di indurre l’infezione da SARS-CoV (con lo scopo di valutare la capacità di prevenire e non di curare l’infezione da SARS-CoV).
Dai risultati si evince che le catechine sono in grado di:
- impedire la replicazione virale;
- indurre un aumento del numero di Linfociti T8+, una classe di cellule impegnate in prima linea nella distruzione di particelle virali;
- diminuire la tempesta di citochine, una reazione immunitaria potenzialmente letale;
- promuovere il meccanismo di protezione autofagia-dipendente: ciò consente di migliorare il danno polmonare acuto.
Tè verde e Covid: applicazione terapeutica
Poiché le catechine sono state ampiamente utilizzate nelle bevande e integratori alimentari per l’uomo, i risultati possono essere considerati per un uso immediato per prevenzione e/o trattamento dei pazienti affetti da SARS o COVID-19, da sole o in combinazione con altre terapie. La determinazione del miglior regime sarà effettuata nell’uomo in studi accuratamente controllati. Sarà auspicabile valutare l’effetto delle catechine in studi clinici umani per valutarne l’efficacia e definire se possono prevenire o alleviare le lesioni da SARS.
La ricerca “green” ha fatto grossi passi avanti nell’ultimo decennio e gli studi su estratti naturali sono sempre di più. Il vantaggio? Poter utilizzare molecole che madre natura ci offre, risparmiare sulla produzione di farmaci, sfruttare molecole “integre” e non artificiali che sono più efficienti già a basse concentrazioni e, in alcuni casi, riciclare scarti industriali per ottenere ottimi agenti terapeutici naturali. Insomma, in poche parole: grandi benefici per la natura, per l’uomo e per le tasche!