Questo tanto sofferto 2020, anno che senza dubbio verrà ricordato come quello dell’esplosione della pandemia di Covid-19, è ormai giunto alla fine. Tutta la comunità scientifica ha unito le forze per affrontare un evento senza precedenti nella storia recente e, anche se ancora è presto per cantare vittoria, iniziamo ad intravedere la luce in fondo al tunnel. La ricerca non si è però fermata al coronavirus. Molti altri importanti traguardi raggiunti nel mondo della medicina e dell’ingegneria biomedica sono passati in secondo piano ed è per questo motivo che vogliamo ripercorrere i principali risultati ottenuti nel 2020, con particolare attenzione alle eccellenze italiane.
Proprio con le eccellenze italiane iniziamo questa rassegna che ci porta a ricordare quelli che sono stati i maggiori successi raggiunti nelle sale operatorie. Il 2020 ha dimostrato come la tecnologia affianchi i chirurghi in interventi fino a qualche anno fa impensabili. Dalla sempre più assodata e praticata chirurgia robotica, passando per la realtà aumentata, fino ad arrivare a dispositivi sempre più all’avanguardia. Ne è stato un esempio l’utilizzo, per la prima volta al mondo, di un endoscopio monouso su una paziente pediatrica, presso il Policlinico Gemelli di Roma, in un perfetto connubio tra medicina e ingegneria biomedica.
Parlando di medicina e chirurgia, i trapianti sono sicuramente stati protagonisti di questo 2020. Al Policlinico Sant’Orsola di Bologna è stato effettuato il primo trapianto eterotopico (ovvero in una sede anatomica diversa da quella naturale) al mondo. Parliamo di porzione di fegato che è stata impiantata nella milza del ricevente, al fine di far crescere il fegato nuovo lontano da quello malato per poi sostituirlo. Il 2020 è stato anche l’anno in cui il trapianto di utero è diventato realtà anche in Italia. A Torino, invece, un fegato e due reni sono stati trapiantati con successo dopo che essere stati tenuti in vita artificialmente per un tempo record di quasi un giorno.
Non possiamo, infine, non ricordare l’immagine della paziente abruzzese intenta a preparare 90 olive all’ascolana diventata virale in tutto il mondo. Il fatto non desterebbe di per sé interesse, se non per il fatto che le stesse preparando durante un intervento cerebrale, in quella che viene definita Awake Surgery.
Il 2020 si apre con un bellissimo messaggio di speranza, in una perfetta dimostrazione di complementarietà tra medicina e ingegneria biomedica. È gennaio e Adam Gorlitsky, paraplegico dall’età di 19 anni a causa di un brutto incidente, partecipa ad una maratona e fissa un record mondiale. Come? Grazie ad un esoscheletro robotico, che ha permesso a Adam di tornare a camminare.
Agli appassionati di imaging diagnostico e strumentazione biomedica non sarà sicuramente passata inosservata l’approvazione da parte della FDA della prima risonanza magnetica portatile. Un’enorme innovazione volta a portare una tecnica di imaging non invasiva, ma che richiede un’apparecchiatura molto costosa, direttamente nel letto del paziente.
Le innovazioni non si fermano sicuramente qui. Come non poter citare la realizzazione del primo modello di sinapsi artificiale con “effetto memoria”. Lo studio, che vede partecipe anche l’Istituto Italiano di Tecnologia, ha portato allo sviluppo di una sinapsi artificiale-ibrida, composta da un’interfaccia biologica e una piattaforma elettronica, in grado di simulare il comportamento delle sinapsi e di riprodurne la plasticità.
Nella nostra rassegna non poteva di certo mancare la stampa 3D, ormai sempre più protagonista nel realizzare “pezzi di ricambio” per l’essere umano. L’anno inizia con un primato mondiale tutto italiano: al Rizzoli di Bologna viene impiantata per la prima volta una caviglia interamente stampata in 3D. Sebbene l’intervento fosse stato fatto ad ottobre 2019, la notizia arriva solo nel 2020, dopo aver confermato il ripristino della funzionalità dell’articolazione. Un primato simile è stato raggiunto successivamente all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove una bambina di 9 anni, affetta da sarcoma osseo, è stata sottoposta a un impianto di caviglia “allungabile”, ossia in grado si seguire la crescita della giovane paziente.
Un altro evento sicuramente degno di nota ha riguardato la stampa 3D di una protesi vertebrale che ha salvato un uomo di 44 anni da una paralisi completa di braccia e gambe. Gli utilizzi della stampa 3D non si fermano però qui.
Importanti passi avanti sono stati fatti anche nell’ambito della realizzazione di organi artificiali che possano fornire validi modelli per testare farmaci e dispositivi medici. A tal proposito citiamo due importanti traguardi: la realizzazione della prima lingua artificiale e del primo cuore biorobotico ibrido. Quest’ultimo, in particolare, vede la perfetta fusione tra tessuto cardiaco e sistema robotico di pompaggio, in grado di simulare la funzionalità di un cuore reale.
Ultima ma non meno importante, la notizia dell’approvazione della prima valvola mitrale transcatetere in Europa. Ciò rende possibile l’impianto della valvola mitrale escludendo però l’operazione a cuore aperto.
Il 2020 però ci lascia con un faro di speranza per il 2021: il tanto atteso vaccino anti-Covid. Con il V-Day dello scorso 27 dicembre, è iniziata anche in Italia la campagna di vaccinazioni con il vaccino della Pfizer-BioNTech. I tempi record con i quali è stato realizzato hanno dimostrato gli enormi passi avanti fatti dalla ricerca e il potenziale che questa ci offre, in questa e in molte altre battaglie.